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La barca a vela più costosa del mondo? È di Jeff Bezos (ovviamente) Il suo nome è Koru, che in lingua maori significa “nuovi inizi”. Tremila tonnellate di tecnologia di lusso a impatto zero. 3.500 mq di superfice. 127 m di lunghezza x 16 m di larghezza. L’albero maestro è alto circa 85 m. È un megayacht strutturato su due livelli, con piscina (poteva mai mancare la piscina, sullo yacht di un pluri-miliardario self made man americano?) e vano interno per automobili. Koru aveva già fatto parlare di sé nel 2022, quando si rese necessario il temporaneo smantellamento dello storico ponte di Koningshaven di Rotterdam, in modo da far arrivare l’imbarcazione al mare. Pur essendo provvisto di un motore d’emergenza, Koru vuole essere un’imbarcazione a impatto zero ed è pertanto alimentato dall’energia cinetica generata dalle vele. Valore? 500 milioni di euro, escluse le tasse. Cosa ne pensa Elon Musk degli alieni? Al contrario di diversi, molti in realtà, esperti e teorici dell’argomento, secondo Elon Musk l’eventuale scoperta di vita aliena non costituirebbe nessun pericolo per l’umanità… per capirci, nessun’invasione aliena, nessuna “Guerra dei Mondi” in versione realtà! D’altronde se c’è una cosa che non è mai mancata a Musk sono le opinioni forti. Per il papà di SpaceX, tutte quelle voci riguardanti UFO, Area 51 e alieni verdi o grigi (che in America vengono seguite con decisamente più serietà e trasporto rispetto che da noi) non sono altro che quello: voci. Come ha lui stesso dichiarato ai microfoni di Fox News, la ragione dietro la sua assoluta certezza sul fatto che l’umanità non abbia mai incontrato gli alieni, è piuttosto semplice: lui non ne sa nulla. “Penso che se qualcuno sapesse degli alieni sulla Terra, probabilmente sarei io.” E ancora: “Molte persone mi chiedono, dove sono gli alieni? Sai, ho molta familiarità con le cose spaziali. E non ho visto prove di alieni… lo twitterei immediatamente. Sarebbe probabilmente il miglior tweet di tutti i tempi.” Un vero abito da principessa… il più antico vestito da sposa di tutto il Regno Unito apparteneva alla Principessa Charlotte Lo indossò la Principessa Charlotte di Galles nel 1816, per il suo matrimonio con il Principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, un tenente generale della cavalleria russa, malgrado le volontà di suo padre, Re Giorgio VI, il quale voleva che la figlia sposasse il Principe d’Orange. Malgrado l’abito, il castello e un principe, la storia di Charlotte non ebbe un lieto fine, ella morì a 21 anni dopo aver dato alla luce un bambino morto. La corona passò quindi a Guglielmo IV, detto il Re Marinaio, fratello di Giorgio e zio di Charlotte; il Re Marinaio morì senza eredi e al trono salì sua nipote, la celeberrima Regina Vittoria, trisnonna della compianta Regina Elisabetta. Tornando al delizioso abito di Charlotte, esso è letteralmente l’unico abito da sposa reale mai pervenutoci dal periodo georgiano; coerentemente con il gusto europeo, è impreziosito dall’uso del filo d’argento e secondo la Royal Collection Trust, la sua forma attuale è significativamente diversa rispetto alla foggia originale, vista la pratica georgiana del riutilizzo e del riciclo (alla faccia di chi dice che i nobili sono degli spreconi!). Quella volta che Justin Bieber e H&M hanno litigato C’era una volta una catena di fast fashion, la nota H&M, che a un certo punto pubblicò una collezione dedicata a Justin Drew Bieber, l’ormai non più popolarissimo cantante pop, vincitore di ben due Grammy Awards, nonché artista solista che su Youtube vanta sia il maggior numero di iscritti che visualizzazioni. Problema: Bieber non sapeva nulla di questa collezione e non l’ha affatto presa bene, affidando a due stories del suo account di Instagram le sue parole: “Non ho approvato alcuna collezione che hanno messo da H&M. Non compratela.”. Poco dopo, H&M ha effettivamente ritirato la collezione ma comunque dichiarando, al giornale Wwd, di aver seguito “le corrette procedure di approvazione”.

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